Mai sentito parlare di filiera
“chiusa”?
È ciò che è
stato spiegato ai “Giovedì del Gusto” organizzati da
Regione Marche per promuovere le eccellenze agroalimentari
marchigiane nel contesto di Expo 2015.
Una filiera è
definita "chiusa" quando tutte le fasi del processo
produttivo vengono eseguite direttamente da una sola organizzazione:
dall'acquisto dei semi fino alla consegna del prodotto finito.
Le insalate, e tutte le tipologie di ortaggi coltivati dall'azienda Ambruosi & Viscardi, presente ai “Giovedì del Gusto”, dedicato ai prodotti di III e IV gamma, sono prodotte da una filiera chiusa: con l'acquisto del seme, rigidamente NO OGM, si avvia l'attività di produzione delle piantine ottenute all'interno del proprio vivaio. Le piantine vengono poi coltivate direttamente sui propri terreni utilizzando metodi certificati di produzione a basso impatto ambientale. Una volta raggiunto il giusto grado di maturazione i prodotti ottenuti vengono raccolti ed inviati nei propri stabilimenti, il cui processo produttivo viene certificato.
Le insalate, e tutte le tipologie di ortaggi coltivati dall'azienda Ambruosi & Viscardi, presente ai “Giovedì del Gusto”, dedicato ai prodotti di III e IV gamma, sono prodotte da una filiera chiusa: con l'acquisto del seme, rigidamente NO OGM, si avvia l'attività di produzione delle piantine ottenute all'interno del proprio vivaio. Le piantine vengono poi coltivate direttamente sui propri terreni utilizzando metodi certificati di produzione a basso impatto ambientale. Una volta raggiunto il giusto grado di maturazione i prodotti ottenuti vengono raccolti ed inviati nei propri stabilimenti, il cui processo produttivo viene certificato.
Ma non basta: la
sensibilità per l’ambiente continua anche sul versante energetico;
l'azienda ha raggiunto l'auto sufficienza energetica attraverso
l'installazione di un impianto fotovoltaico ed un impianto di biogas
nel quale si recuperano gli scarti della lavorazione giornaliera
della materia prima.
Dalla produzione del Biogas si
ottengono prodotti digestati che vengono utilizzati come concimi
organici, fondamentali per la fertilità dei terreni con i quali si
può dare origine ad un nuovo ciclo produttivo.
Questa filiera lavora quindi a favore del rispetto dell'ambiente, sfruttato in maniera sostenibile in modo che possa dare al meglio i suoi frutti negli anni; dell'autosufficienza aziendale per trarre risorse da ogni fase produttiva senza gravare su altre energie; della competitività aziendale ottenuta attraverso la riduzione dei costi di produzione unita al mantenimento di elevati standard qualitativi.
Ecco come, nelle Marche competitività e qualità ....vanno a braccetto.
Questa filiera lavora quindi a favore del rispetto dell'ambiente, sfruttato in maniera sostenibile in modo che possa dare al meglio i suoi frutti negli anni; dell'autosufficienza aziendale per trarre risorse da ogni fase produttiva senza gravare su altre energie; della competitività aziendale ottenuta attraverso la riduzione dei costi di produzione unita al mantenimento di elevati standard qualitativi.
Ecco come, nelle Marche competitività e qualità ....vanno a braccetto.
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